Ecco perché gli pterodattili potrebbero essere ancora vivi

Se animali come il celacanto, ritrovato  vivo nel 1938
e “nuove” specie come il calamaro gigante,
filmato per la prima volta nel maggio del 2001,
possono ancora abitare questo mondo,
cosa vieta a creature preistoriche
di essere ritrovate vive e vegete al giorno d’oggi?

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Poco o niente se ripenso all’estate del 2014,
quando dal finestrino della RER nella periferia Parigina,
qualcosa di veramente strano che si librava in cielo
catturò la mia attenzione.
Ali da pipistrello e dimensioni fuori dal comune.
Questo è quello che la mia mente ha fotografato
in quei pochi secondi prima che la creatura sparisse dietro un palazzo.

Potrebbe sembrare una location particolare per un avvistamento del genere,
ma non poi così tanto se ricordiamo cosa successe nel
1856 in Francia, quando alcuni operai che stavano costruendo
una galleria sulla linea ferroviaria Nancy-Saint Dizier videro uscire
da un blocco di calcare uno pterosauro che, dopo aver sbattuto, le ali morì.
Uno studioso locale esaminò l’animale
e riconobbe che si trattava effettivamente di un rettile preistorico.

Comunque sia, dopo quell’esperienza,
ho deciso di selezionare
per voi dieci tra le testimonianze
più interessanti trovate sul web,
per spiegare come, secondo me,
affermare che gli pterodattili
siano completamente estinti,
potrebbe non avere senso.

1.  Aprile 1890 in Arizona:
il Tombstone Epitaph, un giornale locale, pubblicò la notizia:
Trovato nel Deserto: uno Strano Mostro Alato Scoperto
e Abbattuto nel Deserto di Huachuca
”.
La creatura, inchiodata poi sulla parete
di un fienile, fu descritta come uno pterodattilo.
Di seguito la foto.

Creatura abbattuta

2. Ma fu una carta nautica del 1595 a documentare
forse per la prima volta la presenza di questa creatura,
con un lungo becco, ali da pipistrello e coda biforcuta.

3. O che dire della leggendaria figura del drago?
La sopravvivenza di alcuni esemplari di pterodonte nel corso dei secoli,
spiegherebbe la sua credenza.
Innumerevoli racconti e manoscritti medievali narrano,
infatti, di queste enormi lucertole alate,
in grado di attaccare mortalmente guerrieri e uomini.
Pare vivessero in caverne, terrorizzando i villaggi circostanti.
In alcuni manuali dell’epoca vengono raffigurati proprio come pterosauri.

Clicca qui per il video
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4. Se l’atteggiamento mentale e superstizioso del Medioevo
non vi convince, spostiamoci molto più avanti, a Cuba, nel 1971,
in una giornata soleggiata, quando Eskin Kuhn, militare statunitense,
affermò di aver visto una coppia di pterosauri volare a bassa quota,
sull’oceano, a circa trenta metri di altezza.

5. Nel 1958 Maurice Burton, giornalista scientifico dell’ “Illustrated London News
riportò i numerosi avvistamenti in Africa di una creatura simile ad uno pterodattilo,
puntualizzando anche che lungo le coste del continente era stato pescato,
pensate un po’, un Celacanto.

6. Un anno dopo nel 1957, a Fort Rosebery,
un uomo fu ricoverato in ospedale con gravi ferite alla schiena.
Disse di essere stato attaccato
da un grosso uccello nella palude di Bangweulu
e quando gli fu chiesto di descrivere l’animale,
disegnò una creatura molto simile ad uno pterodattilo…

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7. Tra l’altro, in alcuni stati Africani, il Kongamato,
così denominato  questo “pterosauro africano”,
pare faccia ancora parte della fauna locale.
Addirittura uno studente statunitense che proveniva dal Kenya,
fu sorpreso dal fatto che gli Americani credessero
che gli pterosauri fossero esistiti milioni di anni fa,
quindi raccontò al telefono al dottor Kent Hovind
dei rettili volanti della sua terra d’origine:
conviverci non è affatto semplice;
per esempio una delle problematiche,
è quella di dover seppellire i morti molto in profondità,
per far in modo che non si cibino delle loro membra.

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8.  Ma se pensate che gli pterodonti siano estinti da milioni di anni,
cos’è che alle 20:10 del 25 luglio 1977
nei pressi della cittadina di Lawndale, nell’Illinois, Mississipi,
planò su Marlon, all’epoca un bambino di dieci anni,
portandoselo via
sotto gli occhi della madre Ruth Low?

Quella sera anche un uomo giurò di aver visto
due enormi volatili planare verso terra
.
Uno dei due si abbassò fino ad afferrare Marlon
che stava giocando con alcuni compagni davanti a casa.
Dopo circa mezzo chilometro la creatura,
che non si era alzata di molto, lasciò andare il bambino,
che fortunatamente rimase illeso, e scomparì in direzione nord-est.
In tutto, erano state ben sei le persone che avevano assistito al fatto,
rimanendo senza parole.

I mezzi di informazione diffusero la notizia,
ma nessuno credette a questa bizzarra vicenda.
La signora Low venne presa per bugiarda e Marlon
venne deriso dai suoi compagni di scuola che lo chiamarono “ragazzo-uccello“.
I capelli del ragazzino diventarono presto grigi,
e per molto tempo egli non ebbe più il coraggio di uscire
di casa dopo il tramonto.

9. Di seguito allego una foto apparentemente autentica,
che ritrae un piccolo Pterodactylus kochi.
Il volatile stava picchiando il becco contro la finestra di un’abitazione,
finché una donna dall’interno lo vide e lo fotografò, prima che volasse via.

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10.  Primavera 2014: Marco Manti, giovane studente di geologia dell’Università
di Messina segnalò alle guardie forestali:
C’è un uccello strano vicino al Monte Cappa, mi sembra un pterodattilo”.
Il tempo di arrivare sul posto ed ecco la conferma: uno pterodattilo (Pterodactylus)
volava tranquillo cercando un rifugio per la notte.

Avvistamento in Aspromonte
Avvistamento in Aspromonte

 

 

Avvistamento 2015 (Canada)
Avvistamento 2015 (Canada)

Giulia Sollazzo

Gbrì
giuliasollazzo.it
giuliasollazzo.grafica@gmail.com

Le fotografie allegate sono tratte dal web,
e sono mostrate a scopo informativo e illustrativo.
Tuttavia di alcune non è chiara l’attendibilità.

 

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